La vita pavoniana in Eritrea
Nonostante non possano uscire dal Paese e nemmeno noi entrarvi, la vita dei pavoniani in Eritrea continua. Sono tre le comunità: due ad Asmara e una in un Villaggio vicino chiamato Tsazega. Sono una quindicina di religiosi quasi tutti sacerdoti, eccetto un fratello coadiutore e un fratello di voti temporanei. In questi momenti è molto difficile fare una pastorale vocazionale per la situazione politica, economica e sociale del Paese. È anche per questo motivo che è nostro desiderio aprire una comunità pavoniana in Etiopia con fratelli dell’Eritrea: speriamo che presto questo sogno diventi realtà.
I Fratelli lavorano con i ragazzi e i giovani. Hanno una casa-famiglia con una quindicina di allievi e un progetto con i ragazzi di strada. La grande biblioteca dove si può andare a consultare libri, studiare e fare i compiti è molto frequentata. Hanno anche laboratori di taglio e cucito, legatoria, acconciatura, informatica… Fanno pastorale giovanile e accolgono un giorno alla settimana un gruppo molto numeroso di sordi che, con l’aiuto di un interprete, fanno diverse attività. Ogni sabato si radunano i ragazzi di tutta Asmara nel PSC (Pavoni Social Center) e in altre parti della città dove fanno giochi, merenda e anche un po’ di formazione.
Nonostante la delicata situazione politica, economica e sociale, la presenza di pavoniani in Eritrea è una benedizione per i ragazzi e i giovani più bisognosi. Devo dire che con pochi mezzi fanno tanto. Sono sostenuti economicamente dalla Congregazione, dal GMA e dall’A.PA.S. Investire in quel paese è perdere tutto quello che investi. I Fratelli vivono una vita più vicina all’austerità che al benessere, come raccomandava il nostro padre fondatore, San Lodovico Pavoni.
Dobbiamo sempre ringraziare il Signore per questa parte di famiglia pavoniana dell’Eritrea perché, nonostante le difficoltà e l’isolamento, sono la parte più profetica della Congregazione.
P. Ricardo






